Palermo, maltrattamenti in una casa di riposo. Le indagini partite da un’inchiesta della Guardia di Finanza su reati fallimentari.
Palermo, sei arresti per maltrattamenti in una casa di riposo. le indagini sono state coordinate dalla Procura e il Gip ha emesso l’ordinanza per la custodia cautelare di sei soggetti che dovranno rispondere del reato di maltrattamento di anziani.
La prima inchiesta
I maltrattamenti sugli anziani sono nati da un altro filone di indagine, concentrato su reati finanziari. Nello specifico reati fallimentari.
La Guardia di Finanza ha fatto sapere che quello smantellato era un vero e proprio piano criminale, un meccanismo collaudato. Al vertice del sodalizio si trovava Maria Cristina Catalano
Come erge dalle indagini delle Fiamme Gialle, dal 1992 ad oggi la casa di riposo Aurora è stata controllata da tre società collegate tra loro da una continuità aziendale.
“Le diverse compagini sono state asservite agli interessi criminali degli indagati facendole subentrare l’una all’altra una volta portate in stato di decozione finanziaria, accumulando complessivamente un passivo fallimentare pari a circa un milione di euro. Per realizzare il disegno criminoso sono state perpetrate operazioni di distrazione patrimoniale, di riciclaggio e autoriciclaggio, potendo contare Catalano sul contributo di ‘teste di legno’ in qualità di formali amministratori e su soggetti compiacenti, tra i quali anche un impiegato comunale, tutti indagati”, fanno sapere dalla Guardia di Finanza come riportato dall’Adnkronos.
Maltrattamenti in una casa di riposo a Palermo
Nel corso delle indagini sono emersi gli episodi di maltrattamenti all’interno della struttura. Gli ospiti della casa di riposo vivevano nella costante paura di maltrattamenti anche fisici. In due mesi di registrazioni ambientali si sono registrati decine di episodi di violenza e maltrattamento.